Mi riprendo la bici, mi riprendo un mondo

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Sono piu’ gli anni in cui il mio unico mezzo di locomozione e’ stata la bici, che quelli in cui ho usato la metro. Me n’ero quasi dimenticata, poi, grazie alla caparbieta’ dell’amico Matteo, e i consigli borbottati del vecchio jedi delle bici usate di Montreuil, abbiamo collettivamente resuscitato il catorcetto che conservavo senza convinzione, e da dieci giorni uso solo lei.

Mi ero quasi dimenticata della caterva di sensazioni positive che si vivono in bici (va da se’, in un giorno di sole). Ti viene da salutare le persone che incontri, specie il distinto professionista con cui hai diviso “un palo” durante la giornata di lavoro. Ti viene da sentirti immediatamente parte di un’umanita’ migliore, come spinto in una cerchia diversa di autoconsapevolezza e amore cosmico :). Poi, soprattutto, c’e’ l’esperienza della diversita’.

Ora non vedo piu’, come unici brandelli di cielo di una giornata, quelli dell’ingresso nel tubo della metro, e dell’uscita, entrambi a pochi passi dai luoghi chiusi in cui passo la maggior parte del mio tempo. Adesso tutti i giorni pedalo accanto alla Bastiglia, al Marais, al Louvre, al Marche’ des Enfants Rouges, al Cafe’ d’Aligre, e ci sono migliaia di ingressi in mondi possibili, basta fermare la bici, legarla a un amico palo, e esplorare.

Nel video potete vederla. E’ la protagonista della scena iniziale, cavalcata dalla bella Ilena. Allora la bici era ancora senza freni, e rischiava di finire costantemente spataccata contro la videocamera di Matteo. Forse e’ per questo che si e’ tanto adoperato per aggiustarmela 🙂

Il video e’ stato realizzato da Sara per Focus In, la nostra ormai famosa rivista di italiani a Paris: abbonatevi!

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