Garibaldi è passato dal mio ufficio

Forse non é una brutta idea cominciare un blog il primo giorno di primavera. Soprattutto se reduci da una domenica speciale lungo il Canal St Martin, con il sole. Specie se per un giorno ci si é avviluppati nelle pieghe della storia in un modo assai particolare, tra Risorgimento, Resistenza, celebrazioni dell’Unità d’Italia, arte e scultura, il tutto tenuto insieme dalla colla dei ricordi di persone, famiglie, associazioni che si passano da secoli un testimone di umanità e impegno. A rendere questa giornata epica, è stato un busto in bronzo di Giuseppe Garibaldi che ha sostato per pochi giorni nel mio ufficio, dono della splendida Mekane per gli altrettanto splendidi componenti di due associazioni parigine. Una con una storia secolare, Les Garibaldiens, l’altra appena nata, qui, ma altrettanto fondamentale per la storia d’Italia, l’ANPI.

Se la seconda non ha proprio bisogno di essere presentata, la prima é quasi sconosciuta in Italia. Si tratta dei discendenti dei Garibaldini, quelli veri, che si sono poi buttati nella mischia dalla guerra franco-prussiana fino alla resistenza, passando per la Guerra di Spagna, contro le dittature e a difesa della libertà.

Hanno una sede straripante di cimeli, proprio lungo il Canale St Martin, che ora é anche la sede dell’A.N.P.I.

A questo luogo segreto e simbolico, Mekane e lo scultore Gianni Gianese hanno voluto regalare un’opera d’arte veramente bella, che ho visto nascere coi miei occhi, e che ho ricevuto, giusto per completare la perfezione del momento, proprio il 17 marzo, anniversario esatto dell’Unità d’Italia.

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