Con la giornalista colorata e con Jorge, tra gli organizzatori della manifestazione al Trocadero, ci siamo rivisti per un pranzo. Abbiamo parlato dell’articolo che la giornalista colorata ha scritto su di noi per El Proceso, e che (con alcune licenze poetiche nelle mie citazioni) parla del lavoro di Libera e della nuova rete che si sta costituendo in America Latina, ALAS.
Poi abbiamo parlato di letteratura, del libro di Jorge, per esempio, ma anche di Eloisa Cartonera, una cooperativa nata in Argentina durante la crisi del 2001, per creare copertine artistiche partendo da materiale di recupero e fregare la crisi facendo circolare bei libri con un nuovo look e un messaggio, anche esteriore, molto forte.
Poi siamo finiti a parlare di un altro argomento che ci sta a cuore “la diaspora altamente qualificata”. Io penso all’Italia, loro al Latinoamerica, ma il problema è abbastanza comune e finisco per scoprire che Jorge lavora proprio ad un progetto Europeo per rintracciare i cervelli in fuga e creare incubatori di progetti … Incredibile!
Nell’attesa di approfondire le mie conoscenze in materia, durante una triangolazione di mole e pizze che ci siamo ripromessi, vi segnalo uno dei blog a cui Jorge collabora, Menos Dias Aqui. Con altri militanti twittano tutti i morti scoperti in Messico, contandoli uno a uno e non lasciandone cadere la memoria.
Cosa faranno, tra le altre cose, di questi dati? Lo scoprirete l’8 maggio, di nuovo al Trocadero…
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