Ma si’, dai, miniamo la fiducia nel prossimo

Oggi vi racconto di due scenette che mi hanno un po’ turbato, questa settimana. Ma si sa, io vivo nel mondo dei puffi dell’opera lirica, quindi magari per voi saranno cose scontate.

Prima scenetta: in metropolitana, io leggo allegramente “Che animale sei?” della Mastrocola, quello di fianco a me studia un  minaccioso prospetto su un corso in azienda per “resistere agli attacchi di ingegneria sociale”. All’inizio penso sia uno scherzo di carnevale, o un gioco di ruolo ambientato nello spazio, ma ha l’aria estremamente seria e costa 1200 euro per un giorno solo e a casa googlo insospettita la locuzione. Dicesi attacchi di ingegneria sociale quando un malintenzionato intorta un impiegato ingenuo di un’azienda per farsi dare password e dati sensibili. O per farsi aprire la porta di spazi riservati. Unica soluzione: fare costose formazioni per insegnare agli impiegati ingenui che e’ male mostrare empatia ai colleghi o essere gentili con gli sconosciuti.

Seconda scenetta: vado in banca a parlare con il consigliere. Tutto tranquillo fin quando non mi propone, mentre esco, il solito sistema d’allarme costoso per la casa. Dico, no, guardi, grazie, non c’e’ proprio niente che potrebbero rubarmi… E lui “haha, perche’ lei crede che questo sistema serva per gli oggetti? Serve per gli “squat”, quelli che ti entrano in casa e si installano da te”. E mi spiega che questo sistema di allarme serve a provare che eri in casa nelle 48 ore precedenti. Quello che non dice e’ che per la legge francese se uno ti ha occupato casa e tu te ne accorgi in 48 ore, c’e’ lo sgombero immediato, altrimenti scatta una procedura formale che puo’ prendere molto tempo (me l’hanno insegnato quelli di Jeudi Noir) . Gli ho risposto “Si’, si’, ho capito perche’ lo fate” e lui “ma no, guardi io mi son trovato in casa uno al ritorno delle ferie, lei vuol farmi credere che non lascia mai casa vuota?” e io, fiera “NO!”

Sono uscita schifata. Lo sappiamo entrambi che quell’allarme non serve a chi vive in casa propria, ma a quelli che hanno trecento case sfitte a Parigi ad uso speculativo, mentre la gente dorme per strada e stiamo affrontando la peggiore crisi del secolo. Ma, come dire, lasciamoli in strada e facciamo aumentare i prezzi degli immobili, no? bling bling!

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